Serve davvero il vetro acustico per isolare la casa dai rumori?

Abbiamo voglia di dormire, non ce la facciamo più con questo rumore fastidioso del traffico!”: è la frase tipica di molti clienti che abitano in zone particolarmente rumorose di Milano e spesso credono che la soluzione al problema possa essere quella di installare un vetro acustico alle finestre. In parte hanno ragione, ma non è sempre così. Scopri perché leggendo l’articolo.

 

Prima di entrare nel vivo dell’argomento di oggi – ovvero di come funziona il vetro acustico – voglio fare una piccola premessa più generale, che ti aiuterà ad analizzare e capire meglio quali sono le tue esigenze in fatto di serramenti se vivi a Milano.

Quando senti parlare di isolamento di un’abitazione, probabilmente la prima cosa che ti viene in mente non è l’isolamento acustico – quindi, l’abbattimento dei rumori provenienti dall’esterno – ma piuttosto l’isolamento termico.

Spesso ci si dimentica che un serramento deve assolvere a funzioni specifiche che sono diverse per ciascuno di noi: se vivi a 1000 metri di altezza con un prato di fronte o affacciato su un viale molto trafficato e rumoroso di Milano, è chiaro che il problema principale da risolvere non è lo stesso!

Isolamento acustico, questo sconosciuto…

Il tema dell’isolamento acustico è sempre messo un po’ da parte a discapito dei numeri mirabolanti dell’isolamento termico, che decantano quanto si possa risparmiare sulla bolletta grazie alle nuove finestre performanti di ultima generazione.
Eppure si tratta di due problematiche diverse. Certamente complementari, ma diverse.

Non basta un vetro acustico!

Di isolamento termico parlano in molti: le aziende che realizzano i prodotti hanno schede tecniche da far invidia alla Nasa e gli installatori raccontano di risultati fantastici e di risparmi sul riscaldamento incredibili. E sicuramente avranno i loro buoni motivi (per approfondire, ti consiglio di spulciare tra articoli interessanti presenti in Rete su questo argomento).

Ho fatto invece molta più fatica a trovare materiali che parlassero di metodi per ottenere un isolamento acustico soddisfacente.
Anzi, a dire la verità ho trovato molte schede tecniche e descrizioni di supermateriali – ad esempio del vetro ad abbattimento acustico – ma non ho trovato qualcuno che mi aiutasse a capire come avere silenzio in casa quando un treno passa a pochi metri dalla finestra o quando il traffico di una metropoli come Milano non mi fa dormire la notte.

Ho provato sulla mia pelle cosa vuol dire rientrare a casa ed avere la sensazione di essere ancora in moto all’incrocio. So bene cosa voglia dire essere stanchi ed avere voglia di dormire nella quiete della propria abitazione ed invece dover adottare rimedi di questo tipo!

isolamento acustico

Molti clienti mi dicono: “Abbiamo voglia di dormire, non ce la facciamo più con questo rumore fastidioso del traffico!”. E per molte persone la soluzione definitiva è ‘mettere un vetro isolante acustico’.
Tra poco, ti mostrerò che limitarsi ad installare un buon vetro acustico può essere un grave errore!

L’evoluzione nel tempo dei vetri isolamento acustico

I vetri per serramenti in commercio oggi hanno mediamente una qualità molto buona.
La tecnologia applicata ai vetri ad alto abbattimento acustico, in particolare, ha fatto passi da gigante.
Le immagini seguenti sono una rappresentazione emblematica di questa affermazione; in 25-30 anni siamo passati da isolamenti acustici e termici praticamente nulli a valori simili a quelli di un muro.
Fino agli anni ’80 la situazione era questa:

vetro acustico
I serramenti avevano un vetro da pochi millimetri; oltre ad essere pericoloso per le persone, non poteva certamente essere definito come un vetro acustico, né tantomeno permetteva di isolare la casa dai rumori esterni e di riposare bene!
Un vetro di spessore 20 mm avrebbe aumentato decisamente l’isolamento acustico, ma sarebbe diventato un peso insostenibile per le finestre di allora e non avrebbe comunque isolato termicamente.
Non dimentichiamoci che la finestra deve – e doveva anche negli anni ‘80! – essere aperta e chiusa migliaia di volte ogni anno, per almeno 30 anni!

vetro isolante acustico

 

Vetro ad abbattimento acustico: vetrocamera, vetri stratificati e pellicole

Successivamente, hanno iniziato a diffondersi le vetrocamere. Con lo stesso spessore, si riusciva ad ottenere un isolamento acustico praticamente identico a prima, ma con molto meno peso.

vetro ad abbattimento acustico

Si tratta di un meccanismo valido ancora oggi per il vetro acustico: aumentando lo spessore delle lastre, si può migliorare la performance acustica del vetro. Tuttavia, è sempre consigliabile usare lastre di differente spessore, perché – come si vede nell’immagine qui sopra – il comportamento della vetrocamera migliora ulteriormente.

vetri isolamento acustico

Per salire ancora di livello in fatto di vetri ad alto abbattimento acustico, si possono utilizzare vetri stratificati con l’inserimento – tra un vetro e l’altro – di pellicole in PVB (polivinilbutirrale). Si tratta di una pellicola trasparente che viene applicata tra i vetri ed ha lo scopo di renderli più sicuri in caso di rottura, oltre che attenuare le vibrazioni acustiche provenienti dall’esterno.

Infine – per avere un ottimo vetro acustico – c’è un ultimo elemento da considerare: il canalino che distanzia i 2 vetri. In commercio ne esistono di diversi materiali, ma è preferibile usarne uno in materiale elastico e non metallico.

 

Installare un vetro acustico non è sufficiente: serve un lavoro di squadra

Riassumendo i concetti dei precedenti paragrafi e tenendo conto delle potenzialità tecnologiche odierne, in gergo si può dire che oggi è possibile ottenere una risultanza acustica e termica molto elevata nello spessore di una vetrocamera normale.

Purtroppo, queste grandi potenzialità spesso vengono vanificate dalla poca cura con cui si progetta e si applicano i materiali. Molti bravi progettisti – con cui mi confronto tutti i giorni – ne sono consapevoli e sono sempre alla ricerca di artigiani come noi che sappiamo leggere i loro disegni ed applicare fedelmente il progetto in cantiere.

Non basta, quindi, installare un vetro isolante acustico, tanto più se consideriamo che la parte della posa in opera ha un’incidenza altissima sul risultato finale, anche del 75%!

Con questo non voglio dire che la qualità del prodotto – sia vetro acustico che infisso – non abbiano importanza. Ma sicuramente conta molto di più il modo in cui viene costruita e soprattutto installata una finestra.

Isolamento acustico: diamo un po’ i numeri

L’isolamento acustico teorico di un serramento è la media dei valori acustici dei singoli materiali che lo compongono, con alcune correzioni in funzione della tipologia.
Ad esempio – a parità di dimensioni – una finestra ad un’anta è più isolante di una a due ante.
Dal punto di vista matematico non fa una piega.
Ma ciò che non viene considerato nelle schede tecniche è invece molto importante ai fini pratici: le maggiori dispersioni acustiche, infatti, avvengono proprio a causa di un cattivo montaggio dei vetri – anche se sono vetri ad alto abbattimento acustico – e di una pessima posa in opera.
In poche parole, rischi di acquistare una Ferrari per poi metterci un pilota inesperto a guidarla.

 

Vetro acustico, isolamento e normative: la soluzione nel metodo di Finestra Smart®

Il problema del rumore mi viene sottoposto con sempre maggiore frequenza dai miei clienti, sia per migliorare la situazione attuale che per rispettare i requisiti acustici passivi imposti dalle nuove normative.

Quindi, 5 anni fa, abbiamo deciso di affrontare il tema dell’isolamento acustico in modo molto deciso, senza compromessi.

Da sempre, in Lema Serramenti mettiamo molta attenzione nello scegliere i materiali per i nostri clienti ed ancora più cura e precisione nella fase di installazione. A un certo punto, però, abbiamo capito che non era più sufficiente fare ‘come facciamo da sempre’ ed allora abbiamo deciso di cambiare rotta:

  • Abbiamo raccolto molte informazioni dai nostri clienti
  • Abbiamo chiesto il parere di tecnici esperti
  • Abbiamo scritto tutto
  • Abbiamo scelto dei fornitori che potessero ascoltarci con attenzione ed apportare delle modifiche ai loro prodotti standard
  • Abbiamo creato un sistema con dei passaggi chiari
  • Abbiamo testato prima su noi stessi

Tutto questo – dopo molti mesi di lavoro – ha dato vita a Finestra Smart®.
Finestra Smart® è un sistema unico di lavoro con il quale abbiamo deciso di comunicare senza grandi paroloni, ma mostrando quali risultati siano raggiungibili lavorando con serietà e seguendo un progetto ben fatto. Oltre a questo, forniamo garanzie reali sui prodotti installati e prevediamo un piano di cura per i prodotti che installiamo.

Un esempio pratico di come si possa raggiungere un risultato reale sul campo e non solo sulla carta è il caso di viale Tibaldi 28 a Milano: abbiamo riportato il silenzio in un immobile a 12 metri dalla ferrovia. Leggi tu stesso l’articolo sul blog.

Il serramento è solo una parte di edificio, certamente il punto più critico dove si concentrano tutti i problemi dell’edilizia (termica, acustica, umidità, etc) e quindi è sempre fondamentale che tutti gli attori siano preparati e consapevoli del proprio ruolo.

Per raggiungere un simile risultato è essenziale il lavoro di squadra, è basilare partire da un’attenta analisi preliminare perché anche il miglior prodotto al mondo – vetro acustico compreso! – va pensato ed applicato in funzione del risultato che si vuole raggiungere.

Massimiliano Aguanno

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